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L'amore tradotto (lost in translation) di S. Coppola |
Superzebe
Reg.: 25 Mag 2002 Messaggi: 3172 Da: Genova (GE)
| Inviato: 06-12-2003 17:00 |
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Seconda regia di Sofia Coppola, dopo averci fatto innamorare della sorelle Lisbon, rinchiuse nel loro tragico giardino di solitudine, torna per farci innamorare ancora, questa volta di una storia, di un piccolo amore pudico che ci lascia di nuovo con un sorriso malinconico e sognante.
E’ la storia di Bob (Bill Murray) e Charlotte (Scarlett Johansson). Lui è una star di Hollywood di mezza età, ormai incamminato sul viale del tramonto che si trova a Tokyo per fare da testimonial ad un whisky, lei è una ragazza al seguito del giovane marito fotografo anche lui a Tokyo per lavoro, sempre troppo impegnato. Sono due prigionieri, prigionieri di una città che non capiscono e non li capisce ma soprattutto prigionieri di una vita che oramai stentano a riconoscere come loro, legati a delle persone che forse non sono le loro "anime gemelle".
E nell’enorme e lussuoso albergo giapponese che è la loro prigione si riconoscono anime affini e insieme provano una evasione, una breve evasione dalle loro solitudini, un tuffo nella città misteriosa e incomprensibile che non li spaventa più, forti della consapevolezza di non essere soli. Questa loro fuga è un sogno e come tale dura poco e lascia al risveglio il ricordo di una dolcezza difficile da sostenere alla luce del sole.
Una storia d’amore dunque, amore che ha il suo appagamento nella cosapevolezza di essere, nella gioia del riconoscimento dell’altro come tuo simile; la storia di una intimità che ha la sua splendida sublimazione nella frase che Bob le sussurra nell’orecchio nel momento del loro addio. Una frase che noi non possiamo sentire perché neanche a noi è concesso di penetrare in fondo al loro timido amarsi.
Un bellissimo film sia per l’ottima sceneggiatura e la regia delicata entrambe di Sofia Coppola, sia per la splendida colonna sonora, come al solito perfetta per le emozioni che comunica, sia per la bellissima fotografia (e si che in giappone è difficile avere una brutta fotografia), ma anche per le recitazioni dei due protagonisti. Bill Murray è splendido nella sua interpretazione comico-malinconica e Scarlett Johansson interpreta con delicatezza e intensità un bellissimo personaggio nonostante la sua giovane età.
Ancora una volta la giovane Coppola dimostra di saper raccontare in maniera deliziosa quei sentimenti che traggono la loro struggente bellezza dalla loro caducità, raccoglie delle piccole storie che in una vita intera andrebbero spazzate via dal tempo e le ferma sulla pellicola sensibile, oltre che alla luce, anche ai sentimenti e alle atmosfere delle storie. E per questo non possiamo far altro che ringraziarla.
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 06-12-2003 17:17 |
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so già che me lo vedrò solo in vhs,a essere fortunato,ma mi attira moltissimo e concordo,un grande film,tra i candidati all'oscar,con una pessima attrice dimostratasi notevole regista,con uno sguardo molto personale sul mondo e sui rapporti interpersonali,e con murray che si sta trasformando in grande attore(possibilità di recuperare rushmore in qualche formato...pochine,vero?),come anderson(quello bravo,wes,non quello che si è perso) ha dimostrato.tra l'altro,il nuovo film di questo notevolissimo regista dovrebbe eser girato a roma,e murray interpreterà un oceanografo.non vedo l'ora che esca.
ciao1 |
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Beatrix
Reg.: 04 Nov 2002 Messaggi: 284 Da: Spinea (VE)
| Inviato: 06-12-2003 18:38 |
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Il giardino delle vergini suicide è uno dei miei cult, avevo anke il nick "lux_lisbon".
Poi l'ho dovuto cambiare....tutti capivano un'altra cosa!!!!!!
Mi aspetto da qsto nuovo film tutta la bellezza della sua prima opera!!
E poi Bill Murray è una garanzia!
Speriamo lo sia anche la giovane Scarlett!!!!
Sul ciak lo definiscono colpo di fulmine!!
Spero nn sia un colpo di fulmine stile 8mile o matrix reloaded.
_________________ "Stai pisciando sull'albero sbagliato, amico"
Lefty Ruggiero- Donnie Brasco |
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Superzebe
Reg.: 25 Mag 2002 Messaggi: 3172 Da: Genova (GE)
| Inviato: 06-12-2003 20:10 |
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no no, è davvero un bellissimo film.
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Zanfo3
Reg.: 21 Ago 2002 Messaggi: 555 Da: Bertinoro (FO)
| Inviato: 06-12-2003 20:13 |
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Mi ispira tantissimo questo film , domani sera lo andrò a vedere e poi vi dirò!!
_________________ "Ho visto cose che voi umani non potresti immaginare.Navi da combattimento in fiamme a largo dei bastione di Orione e ho visto raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser" BLADE RUNNER |
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lemona
Reg.: 07 Gen 2002 Messaggi: 819 Da: ferrara (FE)
| Inviato: 07-12-2003 00:52 |
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quote: In data 2003-12-06 17:00, Superzebe scrive:
Seconda regia di Sofia Coppola, dopo averci fatto innamorare della sorelle Lisbon, rinchiuse nel loro tragico giardino di solitudine, torna per farci innamorare ancora, questa volta di una storia, di un piccolo amore pudico che ci lascia di nuovo con un sorriso malinconico e sognante.
E’ la storia di Bob (Bill Murray) e Charlotte (Scarlett Johansson). Lui è una star di Hollywood di mezza età, ormai incamminato sul viale del tramonto che si trova a Tokyo per fare da testimonial ad un whisky, lei è una ragazza al seguito del giovane marito fotografo anche lui a Tokyo per lavoro, sempre troppo impegnato. Sono due prigionieri, prigionieri di una città che non capiscono e non li capisce ma soprattutto prigionieri di una vita che oramai stentano a riconoscere come loro, legati a delle persone che forse non sono le loro "anime gemelle".
E nell’enorme e lussuoso albergo giapponese che è la loro prigione si riconoscono anime affini e insieme provano una evasione, una breve evasione dalle loro solitudini, un tuffo nella città misteriosa e incomprensibile che non li spaventa più, forti della consapevolezza di non essere soli. Questa loro fuga è un sogno e come tale dura poco e lascia al risveglio il ricordo di una dolcezza difficile da sostenere alla luce del sole.
Una storia d’amore dunque, amore che ha il suo appagamento nella cosapevolezza di essere, nella gioia del riconoscimento dell’altro come tuo simile; la storia di una intimità che ha la sua splendida sublimazione nella frase che Bob le sussurra nell’orecchio nel momento del loro addio. Una frase che noi non possiamo sentire perché neanche a noi è concesso di penetrare in fondo al loro timido amarsi.
Un bellissimo film sia per l’ottima sceneggiatura e la regia delicata entrambe di Sofia Coppola, sia per la splendida colonna sonora, come al solito perfetta per le emozioni che comunica, sia per la bellissima fotografia (e si che in giappone è difficile avere una brutta fotografia), ma anche per le recitazioni dei due protagonisti. Bill Murray è splendido nella sua interpretazione comico-malinconica e Scarlett Johansson interpreta con delicatezza e intensità un bellissimo personaggio nonostante la sua giovane età.
Ancora una volta la giovane Coppola dimostra di saper raccontare in maniera deliziosa quei sentimenti che traggono la loro struggente bellezza dalla loro caducità, raccoglie delle piccole storie che in una vita intera andrebbero spazzate via dal tempo e le ferma sulla pellicola sensibile, oltre che alla luce, anche ai sentimenti e alle atmosfere delle storie. E per questo non possiamo far altro che ringraziarla.
| non ce ne frega niente , sono chiacchere inutili non abbiamo bisogno della lezionicina copiata da ciak o da altro giornale tanto il film l'ho vista a venezia e anche il suo primo film e non ho bisogno di uno che mi spieghi il senso del film, |
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Superzebe
Reg.: 25 Mag 2002 Messaggi: 3172 Da: Genova (GE)
| Inviato: 07-12-2003 11:25 |
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quote: In data 2003-12-07 00:52, lemona scrive:
quote: In data 2003-12-06 17:00, Superzebe scrive:
Seconda regia di Sofia Coppola, dopo averci fatto innamorare della sorelle Lisbon, rinchiuse nel loro tragico giardino di solitudine, torna per farci innamorare ancora, questa volta di una storia, di un piccolo amore pudico che ci lascia di nuovo con un sorriso malinconico e sognante.
E’ la storia di Bob (Bill Murray) e Charlotte (Scarlett Johansson). Lui è una star di Hollywood di mezza età, ormai incamminato sul viale del tramonto che si trova a Tokyo per fare da testimonial ad un whisky, lei è una ragazza al seguito del giovane marito fotografo anche lui a Tokyo per lavoro, sempre troppo impegnato. Sono due prigionieri, prigionieri di una città che non capiscono e non li capisce ma soprattutto prigionieri di una vita che oramai stentano a riconoscere come loro, legati a delle persone che forse non sono le loro "anime gemelle".
E nell’enorme e lussuoso albergo giapponese che è la loro prigione si riconoscono anime affini e insieme provano una evasione, una breve evasione dalle loro solitudini, un tuffo nella città misteriosa e incomprensibile che non li spaventa più, forti della consapevolezza di non essere soli. Questa loro fuga è un sogno e come tale dura poco e lascia al risveglio il ricordo di una dolcezza difficile da sostenere alla luce del sole.
Una storia d’amore dunque, amore che ha il suo appagamento nella cosapevolezza di essere, nella gioia del riconoscimento dell’altro come tuo simile; la storia di una intimità che ha la sua splendida sublimazione nella frase che Bob le sussurra nell’orecchio nel momento del loro addio. Una frase che noi non possiamo sentire perché neanche a noi è concesso di penetrare in fondo al loro timido amarsi.
Un bellissimo film sia per l’ottima sceneggiatura e la regia delicata entrambe di Sofia Coppola, sia per la splendida colonna sonora, come al solito perfetta per le emozioni che comunica, sia per la bellissima fotografia (e si che in giappone è difficile avere una brutta fotografia), ma anche per le recitazioni dei due protagonisti. Bill Murray è splendido nella sua interpretazione comico-malinconica e Scarlett Johansson interpreta con delicatezza e intensità un bellissimo personaggio nonostante la sua giovane età.
Ancora una volta la giovane Coppola dimostra di saper raccontare in maniera deliziosa quei sentimenti che traggono la loro struggente bellezza dalla loro caducità, raccoglie delle piccole storie che in una vita intera andrebbero spazzate via dal tempo e le ferma sulla pellicola sensibile, oltre che alla luce, anche ai sentimenti e alle atmosfere delle storie. E per questo non possiamo far altro che ringraziarla.
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Donny: Sono i Nazisti?
Walter: No, non ti preoccupare Donny, sono solo nichilisti.
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Dubliner
Reg.: 10 Ott 2002 Messaggi: 4489 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 07-12-2003 11:27 |
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...e noi non abbiamo bisogno dei tuoi inutili commenti lemona, non ce ne frega proprio niente.
Bravo Zebe, il film non è uscito qui ma spero di vederlo la settimana prossima.
_________________ Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd |
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Natalija
Reg.: 22 Ott 2003 Messaggi: 500 Da: Pianella (PE)
| Inviato: 07-12-2003 11:31 |
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quote: In data 2003-12-07 00:52, lemona scrive:
quote: In data 2003-12-06 17:00, Superzebe scrive:
Seconda regia di Sofia Coppola, dopo averci fatto innamorare della sorelle Lisbon, rinchiuse nel loro tragico giardino di solitudine, torna per farci innamorare ancora, questa volta di una storia, di un piccolo amore pudico che ci lascia di nuovo con un sorriso malinconico e sognante.
E’ la storia di Bob (Bill Murray) e Charlotte (Scarlett Johansson). Lui è una star di Hollywood di mezza età, ormai incamminato sul viale del tramonto che si trova a Tokyo per fare da testimonial ad un whisky, lei è una ragazza al seguito del giovane marito fotografo anche lui a Tokyo per lavoro, sempre troppo impegnato. Sono due prigionieri, prigionieri di una città che non capiscono e non li capisce ma soprattutto prigionieri di una vita che oramai stentano a riconoscere come loro, legati a delle persone che forse non sono le loro "anime gemelle".
E nell’enorme e lussuoso albergo giapponese che è la loro prigione si riconoscono anime affini e insieme provano una evasione, una breve evasione dalle loro solitudini, un tuffo nella città misteriosa e incomprensibile che non li spaventa più, forti della consapevolezza di non essere soli. Questa loro fuga è un sogno e come tale dura poco e lascia al risveglio il ricordo di una dolcezza difficile da sostenere alla luce del sole.
Una storia d’amore dunque, amore che ha il suo appagamento nella cosapevolezza di essere, nella gioia del riconoscimento dell’altro come tuo simile; la storia di una intimità che ha la sua splendida sublimazione nella frase che Bob le sussurra nell’orecchio nel momento del loro addio. Una frase che noi non possiamo sentire perché neanche a noi è concesso di penetrare in fondo al loro timido amarsi.
Un bellissimo film sia per l’ottima sceneggiatura e la regia delicata entrambe di Sofia Coppola, sia per la splendida colonna sonora, come al solito perfetta per le emozioni che comunica, sia per la bellissima fotografia (e si che in giappone è difficile avere una brutta fotografia), ma anche per le recitazioni dei due protagonisti. Bill Murray è splendido nella sua interpretazione comico-malinconica e Scarlett Johansson interpreta con delicatezza e intensità un bellissimo personaggio nonostante la sua giovane età.
Ancora una volta la giovane Coppola dimostra di saper raccontare in maniera deliziosa quei sentimenti che traggono la loro struggente bellezza dalla loro caducità, raccoglie delle piccole storie che in una vita intera andrebbero spazzate via dal tempo e le ferma sulla pellicola sensibile, oltre che alla luce, anche ai sentimenti e alle atmosfere delle storie. E per questo non possiamo far altro che ringraziarla.
| non ce ne frega niente , sono chiacchere inutili non abbiamo bisogno della lezionicina copiata da ciak o da altro giornale tanto il film l'ho vista a venezia e anche il suo primo film e non ho bisogno di uno che mi spieghi il senso del film,
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Immagino ti dia molto fastidio che qualcuno riesca ad esprimere in modo ammirabile i propri punti di vista su un determinato film, al contrario di te che (a quanto pare) ti limiti ad atteggiamenti da disfattista senza mostrare il benchè minimo interesse per il Cinema.
Ti consiglio vivamente di iniziare ad esporre la tua opinioe personale su un determinato film, piantandola di elevarti a "colei che non ha bisogno dei pensieri altrui dato che della vita ha già capito tutto)...
Mamma, come sono cattiva...
_________________ E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna. |
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MalloryK
Reg.: 28 Lug 2003 Messaggi: 1246 Da: Prato (PO)
| Inviato: 07-12-2003 15:44 |
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madonnina santa lemona, siamo su un forum, si parla e ci si scambiano opinioni, c'era scritto "per lemona" all'inizio del post? se non ne hai bisogno non leggerlo, eccheccazzo.
_________________ Whatever it is, I'm against it! |
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vietcong
Reg.: 13 Ott 2003 Messaggi: 4111 Da: roma (RM)
| Inviato: 08-12-2003 23:21 |
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Il Giardino delle Vergini Suicide non mi era piaciuto molto: interessante, brillante da molti punti di vista (e gran colonna sonora), ma mi sembrò un po' fuori fuoco, non si capiva dove volesse andare a parare.
Ti sembra che Lost in Translation sia meglio (un bel po', voglio dire)? Ammesso che siano paragonabili, questo mi pare di tenore piuttosto diverso..
_________________ La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili |
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Superzebe
Reg.: 25 Mag 2002 Messaggi: 3172 Da: Genova (GE)
| Inviato: 09-12-2003 01:15 |
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quote: In data 2003-12-08 23:21, vietcong scrive:
Il Giardino delle Vergini Suicide non mi era piaciuto molto: interessante, brillante da molti punti di vista (e gran colonna sonora), ma mi sembrò un po' fuori fuoco, non si capiva dove volesse andare a parare.
Ti sembra che Lost in Translation sia meglio (un bel po', voglio dire)? Ammesso che siano paragonabili, questo mi pare di tenore piuttosto diverso..
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Sicuramente. Questo è molto più bello. Forse meno ambizioso concettualmente ma sicuramente riuscito in maniera splendida. Insomma non ci sono gli eccessi dell'opera prima e risulta più equilibrato mantenedno però la liricità del primo.
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Drain in the last from a jug... |
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Goose76
Reg.: 16 Ago 2003 Messaggi: 224 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 16-12-2003 14:03 |
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non posso che conocordare con Superzebe...
ottimi i protagonisti , ho trovato anche adattissimo come semrpre Giovanni Ribisi.
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NancyKid ex "CarbonKid"
Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 17-12-2003 21:49 |
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che sfigata lemona
_________________ eh? |
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 28-12-2003 00:38 |
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Lost in translation è raffinatissimo. Uscendo dal cinema, osservando gli sguardi delle persone si capisce subito che ti lascia l'amaro in bocca. La Coppola è riuscita in un film particolarissimo, pieno di riscontri generazionali e ritrattistici del Giappone moderno che fa da sfondo e da tramite alla storia. Del resto, già la scelta delle musiche con i non facili Jesus and Mary Chain di Psycocandy( Just like Honey)e gli arrangiamenti degli Air era un rischio. Una commedia alternativa che lascia intendere come la regista abbia appositamente scelto Bill Murrey adattando la comicità del film della prima parte, al cinico e rassegnato personaggio ex S.N.L.S.
La prima scena inquadra Murrey dal basso in un taxy, con lo sguardo perso nel vuoto e i palazzi che scorrono sullo sfondo.Se vogliamo, la prima scena è tutto il film. Il tempo passa e l'ambientazione ci regala dei momenti brillanti che sembrerebbero ironizzare sul giappone moderno, ma ne fanno un'istantanea ad hoc.
Giovanni Ribisi ricalca il suo personaggio in Friends, molto più curato nei movimenti e nel doppiaggio. Ogni tanto spuntano qua e là piccole gags tutt'altro che surreali.I due prtotagonisti ritrovano una gratificazione dalla vita attraverso una conciliazione tra due personalità apparentemente differenti che si autocompensano senza troppi luoghi comuni.
Primi piani a tutto andare, riprese a spalla, luoghi di culto, un fax ed un chiassoso cellulare che ci ricorda una moglie al di là del mondo.
"Ok...allora ci vediamo dopo...emm...ci sentimo presto"
Tutto il film corre bene, con qualche esitazione e forse qualche scena di troppo.
Lo consiglio...da vedere assolutamente.
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La verità è che la maggior parte dei rapinatori sono emeriti coglioni
[ Questo messaggio è stato modificato da: gmgregori il 28-12-2003 alle 00:40 ] |
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